giovedì 24 aprile 2008

LETTERA A BEPPPE GRILLO SULL'INFORMAZIONE

Caro Beppe, ti scriviamo per evidenziarti qualche limite nel tuo pure importante VDay del 25 Aprile sull'informazione,il più grande dei quali - diciamolo subito - è che con i 3 referendum che proponi ,sostanzialmente si ha UN CAMBIAMENTO DEI MODI MA NON DEI CONTENUTI nel fare informazione in Italia oggi. Alla FIAT direbbero che questa è un'innovazione di processo (fai le macchine in modo diverso,con robot nuovi) ma non un'innovazione di prodotto (perchè fai comunque le stesse macchine di prima). Invece in Italia avremmo bisogno di una forte innovazione di prodotto. --Col referendum sull'abolizione dell'ordine dei giornalisti restringerai il numero di servi a contratto e aumenterai quello dei servi precari freelance.Va bene così,ma non hai cambiato il prodotto,ma solo i modi di farlo,perchè poi chi ha in mano i media non pagherà i freelance "scomodi" come adesso non assume i giornalisti scomodi. --Con quello sulla cancellazione del finanziamento pubblico all'editoria farai pulizia indistinta fra i fogli senza audience e sinceri amanti della verità e oppositori delle ingiustizie e storture di questo paese.Va bene così,ma ricordiamoci che se si tolgono i soldi poi li si va a cercare nel privato,e nel privato i soldi ce li hanno solo i grandi capitali economici e finanziari. --Con l'abolizione della legge Gasparri e del duopolio televisivo si sarà ottenuto spazio per altre emittenti di Benetton o Tronchetti Provera o Del Vecchio o Geronzi ; tutti industriali/banchieri che aumenteranno la libertà e completezza dell'informazione?Va bene così,ma anche qui la qualità sostanziale si sposterà di ben poco,il prodotto sarà poco diverso. Perchè,caro Beppe,sai bene che i veri poteri forti e le vere "caste" che dominano il mondo sono quelli della grande economia e dei grandi capitali,e senza toccare quelli la sostanza non muta,si fanno solo piccoli aggiustamenti. Meglio di niente,ma poca roba. Continueranno ad esibire gli ammalati come fenomeni da circo alle trasmissioni sui Guiness,a maltrattare i bambini in video amatoriali crudeli per riderci sopra ; tutto per alimentare la catena dei nostri consumi per la loro ricchezza. Sai bene che se un domani i grandi capitali in Italia decidessero di volersi mangiare la sanità pubblica,basterebbe un loro schioccar di dita e l'esercito dei free-lance si butterebbe come un branco di iene sulle normali crepe che ogni cosa ha;e vedresti tutti i giorni un titolo di prima pagina o un servizio di TG sulla garza che manca,sui sotterranei con la muffa,sugli scarafaggi in qualche cucina,sull'errore di qualche medico che ha danneggiato un paziente (e capita sempre quando si curano milioni di persone al giorno). E sai bene ,Beppe,che non lo farebbero per il nostro bene,ma perchè i loro padroni hanno ordinato di attaccare la sanità pubblica per ridurci come negli USA. Eppure,hai visto "Sicko". Ma dagli appetiti dei capitali privati ,i freelance e i soldi risparmiati per l'editoria non ci salverebbero. Così come in un quadro di reati in calo - negli ultimi anni meno omicidi,meno rapine in appartamenti,meno scippi(dati del Ministero del'interno) - sono riusciti a farci "percepire" un mondo come una jungla semplicemente dilatando gli spazi televisivi sui crimini nei telegiornali. E' quest'insopportabile furto di coscienza,ancora più di quello dei soldi,il vero cancro dell'informazione oggi in Italia. Ti salutiamo dicendoti che domani saremo comunque in piazza coi partigiani ma passeremo certamente anche dai tuoi banchetti e molti di noi firmeranno per i referendum. Ciao Aggiunta 25 Aprile;oggi molti fra i "nostri" hanno firmato ai banchetti;fra quelli sentiti,la maggior parte ha firmato quello sull'abolizione della Legge Gasparri,ritenendo che per gli altri due ,nel caso di abolizione,gli scenari futuri sarebbero stati ancora peggiori per l'informazione di quelli presenti. Sul problema dell'ordine dei giornalisti c'è un parere più orientato ad una riforma radicale piuttosto che all'abolizione che creerebbe in futuro solo maggior servilismo e maggior precarietà (realisticamente,è difficile negarlo). Sul problema dell'abolizione dei contributi all'editoria, a molti spaventava la chiusura di realtà come "Il Manifesto" - sincere cooperative di giornalisti controcorrente - che dovendo reperire le risorse sul mercato pubblicitario sarebbero tagliati fuori proprio in quanto le stesse corporation gliela negano per il loro remare contro il sistema dei grandi potentati economici.Anche qui,difficile negarlo,per quanto finanziare "Libero" ,il "24ore" o "il Foglio" sia una cosa indigeribile.Controefettualità della politica.

Nessun commento: